Radix completa il suo successo con il nuovo dominio .fun

Fun

Directi Group è una società  con sede a Dubai fondata nel 1998 ed è il primo Registrar accreditato da ICANN in India. Il gruppo da 300 milioni di dollari ha dato vita a 7 aziende sussidiarie (Logic Boxes, Reseller Club, WebHosting.Info, Skenzo, BigRock, .pw The Professional Web, Radix) che forniscono numerosi prodotti a servizio del mondo della Rete. Spaziano dalla registrazione domini al web hosting, dalla monetizzazione di traffico ai domains parking services.

In parallello alle decisioni di ICANN della futura delega di nuove estensioni nel 2012, Directi ha predisposto Radix come Registry per la gestione dei nuovi domini.

La novella presenza di Radix sul mercato si distingue subito per un episodio peculiare: è l’unico applicant che ha ricevuto un GAC Early Warning per l’intero portfolio di application depositate ad ICANN.

Il GAC Early Warning è una notifica di avvertimento inviata dal Government Advisory Group (un’ente preordinata dal governo americano per ICANN) nei confronti delle domande di gestione.

Un esempio esplicativo sui warnings è quello ricevuto dalla TLDs Holdings Limited per il .roma: la contestazione esprime i dubbi riguardo la gestione da parte dell’ente americano di un’estensione rappresentante la capitale italiana, senza alcun nesso o coinvolgimento locale e territoriale. In questo caso però l’operazione di avvertimento è stata effettuata soltanto su una delle domande di TLDs Holdings Limited.

Radix, avendo depostitato 31 richieste di gTLD, ha ricevuto appunto 31 warnings: il motivo è piuttosto curioso. Nelle 31 richieste è stata inclusa una corrispondenza con un indirizzo mail associato all’FBI. La sintesi di questa corrispondenza può essere interpretata come una raccomandazione da parte del Bureau Investigativo per un risvolto positivo della domanda ad ICANN.

Tuttavia gli Early Warnings non compromettono l’esito della domanda (gli applicant possono tranquillamente proseguire nella procedura con alcuni dovuti accorgimenti); una volta verificata che quella dell’FBI non era una raccomandazione, Radix ha ottenuto la gestione di 30 new gTLDs (il .music è ancora in contesa con Google, Amazon e Donuts) detenendo così quasi l’1% del panorama dei nuovi domini.

Ad oggi Radix ha rilasciato al pubblico 8 estensioni (generici .site, .online, .website, .space, e specifici .tech, .store, .host, .press) registrando un totale di 2’282’210 domini: di questi il 60% delle registrazioni è costituito da .site e .online. Il successo di queste due estensioni è globale in quanto rientrino nella classifica delle prime dieci più registrate al mondo (vedi articolo).

Il 23 gennaio 2017 ha rilasciato il nuovo dominio .fun per completare la sua offerta: sarà in Sunrise fino al 24 Marzo 2017 e disponibile al pubblico il 5 aprile 2017.

.fun si aggiunge all’insieme dei generici ed è  pensata per rappresentare su Internet aziende ed individui che si occupano del settore dell’intrattenimento: turismo, media, eventi, videogiochi, prodotti/servizi per bambini. Radix suggerisce l’utilizzo dell’estensione anche per siti web secondari o micrositi realizzati per attirare segmenti specifici in attività di coinvolgimento.

Nonostante la “falsa” partenza, Radix ha raggiunto un discreto successo come Registry: il filo conduttore della buona riuscita è probabilmente la scelta delle nuovi domini (globali, versatili e strettamente legati al mondo digitale).

In termini di volumi di registrazione, con soltanto 30 nuove estensioni, ha di gran lunga superato i giganti della Rete come Amazon (76 estensioni in gestione), Google (101) e in particolare Donuts che detiene circa il 30% sul totale dei nuovi domini rilasciati (304).

Raccomandazioni dell’FBI o no, la chiave del successo può essere ricondotta alle ottime scelte strategiche in ambito marketing: “meglio pochi ma buoni”.