Il nuovo dominio .radio genitore di (web) Radio Star

dominio .radio

Si può ritenere che negli anni 80, i Buggles non avessero completamente torto con il loro successo “Video Killed the Radio Star”: l’avvento della Music Television ed il successivo arrivo di piattaforme digitali per la condivisione di video hanno mutato notevolmente le caratteristiche del panorama musicale in circa 40 anni.

I nuovi canali di comunicazione hanno modificato i modi di fruizione della musica (dalle molteplici accessibilità  al preponderare della componente visiva su quella uditiva) interpretando le nuove domande di un pubblico sempre più esigente a livello di intrattenimento crossmultimediale.

Questo vortice si è presto scontrato con la radio (in origine principale trasmissore di musica), oscurandone le potenzialità nel corso di questi decenni.

Tuttavia la radio è stata un’invenzione rivoluzionaria, il suo fascino non è  andato svanendo e rimane una delle piattaforme più efficaci sul piano comunicativo, nonostante la sua trasmissione monosensoriale.

Negli ultimi anni il broadcasting è un fenomeno in ripresa, in particolare grazie ad Internet, con la consequenziale nascita di web radio; gli ascolti sono in crescita e non solo in un paese digitalmente evoluto come gli Stati Uniti. Anche in Italia, le web radio sono sempre più diffuse ed assecondano i progetti più disparati (dalla radio del centro storico di Napoli a quella della comunità degli anziani di Tradate – Varese).

Ad oggi, il significato che assume la radio è quindi quello di nazionalità, località ma soprattutto di comunità. La si può immaginare come una finestra sul mondo e la sua percezione non è restituita semplicemente da connotati informativi bensì, anche umani: è indubbio che la radio tenga compagnia.

Dal 30 Agosto 2017, il broadcasting sarà finalmente rappresentato nel mondo di Internet in termini di nuovi domini.

Il .radio sarà in Sunrise fino al primo Novembre 2017: in questa fase sarà accessibile a tutti i titolari di marchio iscritti al TMCH (Trademark Clearinghouse). Successivamente sarà rilasciato al pubblico.

In questo caso ICANN ha deciso di premiare una Community Priority Application con la gestione della nuova estensione: la domanda è stata infatti depositata da più organizzazioni del settore, coese negli obiettivi progettuali.

L’Advisory Board Group del .radio si è riunita a Parigi il 30 Gennaio scorso eleggendo il presidente del gruppo (Simon Spanswick, CEO di Association for International Broadcasting) e dichiarando che l’organo gestore principale in materia di Registry sarebbe stato EBU (European Broadcasting Union).

Durante l’incontro è stato deliberato che in anteprima al Sunrise sarà lanciato il “Pioneer Program”, all’interno del quale saranno riservati domini .radio, successivamente assegnati ai progetti digitali più innovativi e originali a livello di broadcasting.

Ed è così che la radio, canale comunicativo danneggiato ed oggetto obsoleto (più  nell’aspetto funzionale che su quello di design), recupera il suo fascino datato ed è  adeguatamente simboleggiata in Rete da un nuovo dominio: ora non resta che attendere il ritorno delle (web)Radio Star.