Youtube: utenti e pubblicità. Addio agli annunci “non saltabili”

youtube video advertising

L’ultima dichiarazione di Google in materia di video advertising ha allietato notevolmente il pubblico della piattaforma di Youtube: Google rimuoverà finalmente i video pubblicitari “non saltabili” da 30 secondi.

È una verità universalemente condivisa il fatto che, non poter saltare tali annunci sia un seccante e fastidioso ostacolo all’esperienza dell’utente.

Uno studio di Interepublic Group of Companies (IPG Inc.) dimostra come il comportamento generale di saltare i video pubblicitari quando possibile sia ben radicato e la diffusione di questo sia in crescita costante. Inoltre, il  67% degli utenti evita il video “appena possibile”, questo dato scoraggia l’advertising ed in particolare gli advertisers, poichè la potenzialità di conversione di questo formato comunicativo è ridotta al minimo, se non a zero.

L’intento annunciato da Google con la piattaforma Youtube è infatti quello di restituire all’utente un’esperienza libera e gratificante. I video da 30 secondi spariranno ufficialmente con l’inizio del 2018.

La decisione categorica del colosso dell’informatica appare a primo impatto in totale favore dell’utente e abbastanza contraria ai fronti dell’advertising in quanto ne limiti le possibilità.

L’amore incondizionato di Google verso i suoi utilizzatori ed a scapito dei suoi clienti (gli advertisers) è  alquanto dubbio: la rimozione dei video dei 30 secondi sarà compensata dalla spinta e dal sostegno dei Bumper Ads.

I Bumper Ads sono video pubblicitari di sei secondi “non saltabili” che Youtube ha lanciato nell’aprile del 2016 conseguendo magnifici risultati. La loro durata non ostacola le ricerche dell’utente e non oltrepassa il limite di “scarificio” di quest’ultimo: sebbene non ci sia la possibilità di evitare la pubblicità, nel caso Bumper non c’è neanche il tempo sufficiente per effettuare l’operazione di skip.

Lato Web Marketing, questa tipologia di pubblicità ha incrementato la creatività di designer e marketer, intensificando l’efficacia delle loro campagne. In particolare i Bumper hanno sposato il settore della musica e dei videoclip musicali (settori sempre più dipendenti dai servizi di streaming), fornendo loro numerosi vantaggi.

In generale, l’ammontare di pubblicità sulla piattaforma di condivisione video più utilizzata al mondo non andrà quindi a diminuire, bensì a trasformarsi: la scomparsa della tipologia “non saltabile” da 30 secondi sarà prontamente sostituita con l’incremento di quella “comunque obbligatoria” da 6.

La decisione di Google non è poi così categorica e sembrerebbe aver trovato un nuovo equilibrio fra utenti e pubblicitari attraverso un differente compromesso.