Novità in casa Google. Per far fronte al tema dei contenuti offensivi che circolano online, il gigante di Mountain View ha deciso di intraprendere la strada dei provvedimenti concreti.
Affiderà infatti a un team dedicato il controllo e la verifica dei contenuti presenti online.
A seguito di questa valutazione, si potranno modificare gli algoritmi che determineranno l’indicizzazione di alcuni contenuti e di conseguenza si elimineranno quelli considerati offensivi o inesatti.
Le novità sono state introdotte nelle linee guida e si parla già del team di “Valutatori di qualità” composto da persone presenti in tutto il mondo con a disposizione una serie di strumenti con cui effettuare le segnalazioni di contenuti offensivi o scioccanti trovati navigando online.
Nei contenuti offensivi o fuori dai parametri considerati di qualità, rientreranno sicuramente quelli razzisti, violenti, istiganti all’odio, relativi ad attività illegali o illecite e altro ancora che probabilmente rientrerà nella nuova Policy. Con il passare del tempo e l’aumento delle attività in tal senso, si vedrà poi cosa rientrerà negli interventi dei “valutatori di qualità” (quality rater, come sono stati definiti da Google).
Quello su cui vale la pena riflettere è sicuramente il nuovo corso a cui dovranno adattarsi i grandi player della rete. tempo fa anche Facebook ha dovuto modificare e adattare la propria policy a seguito delle richieste del Pakistan per la rimozione di contenuti blasfemi e dall’altra parte Google ha dovuto cedere al diritto all’oblio ovvero al concedere la possibilità di de-indicizzare determinati contenuti senza però cancellarli del tutto, come forse ci si sarebbe aspettato dai più.
Una serie di importanti novità quindi sulla strada dell’innovazione e forse anche della qualità delle proposte. Se fosse un primo e concreto passo verso una sorta di pulizia della rete da documenti, contenuti e immagini potenzialmente molto dannose potrebbe essere un ottimo segnale in direzione di un miglioramento a cui dovrebbero tendere tutti.