Deutsche Kreditbank ha sottoposto e vinto un caso di disputa per nome a dominio presso l’organo preposto, il WIPO. Il dominio oggetto della contesa è DKB.com. La vincita del colosso bancario era data come certa da tutti gli analisti, dato il palese utilizzo di una sigla che riconduce alla banca e considerando che la controparte non si è mai resa rintracciabile e disponibile per rispondere alla denuncia.
L’arbitro del caso è John Swinson e ha deciso che il domain name è stato scelto ed utilizzato in cattiva fede, ordinandone il pronto trasferimento alla banca:
Non appare coerente che la controparte avesse piani di legittimo utilizzo del dominio contestato in quanto è rimasto inattivo per un estesissimo periodo di tempo e data l’evidenza che la controparte stessa non esiste e non è rintracciabile. (Libera traduzione)
I semplici parametri utilizzati per giudicare (non utilizzo del dominio e non rintracciabilità del proprietario) probabilmente non avrebbero portato ad una decisione così drastica in qualsiasi arbitraggio e un simile risultato può creare un precedente scomodo per i domainer.
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