Facebook Journalism Project proposte interessanti di giornalismo Local

Un nuovo progetto attraverso Facebook sembra prendere spazio sempre più.

Si chiama Local News Subscriptions Accelerator ed è un programma da tre milioni di dollari che ha come obiettivo quello di incentivare gli abbonamenti digitali delle testate locali (americane).

Un modo per affrontare in modo nuovo il giornalismo locale, tramite abbonamento, con cui spostare la sopravvivenza di tanti magazine nel lungo periodo. Tim Griggs, ex dirigente del New York Times, sta contribuendo a dare il suo supporto per organizzare al meglio la collaborazione con i giornalisti e la gestione degli abbonamenti.

Il piano iniziale di incentivo e rilancio degli abbonamenti online coinvolge in questa fase The Boston Globe, The Chicago Tribune, The Miami Herald, The Minneapolis Star Tribune, The San Francisco Chronicle e altri.

L’interesse di Facebook non è ovviamente filantropico ma è anche di natura imprenditoriale. L’interesse verso la possibilità di collaborare a giornali e riviste permetterà a Facebook altri introiti pubblicitari e faciliterà probabilmente di molto, l’impegno verso la gestione e la diffusione delle notizie.

Il progetto era già emerso nel corso del Facebook Journalism Program  quando già si era avuto modo di dare spazio al programma di innovazione per i giornali locali. Un programma che prevede appunto varie iniziative e questa volta coinvolge anche Facebook.

La battaglia contro la disinformazione infatti passa anche attraverso i social network e dunque deve riguardare una diffusione delle notizie molto più ponderata. Con i giornali locali si potrà organizzare al meglio la diffusione di notizie realistiche e fondate, nonché apprezzate in primis dai lettori più affezionati.

Vedremo se grazie all’intervento del social di Zuckerberg ci sarà un nuovo corso dell’informazione o invece tutto verrà stravolto dai più tradizionali meccanismi economici. Quello che è certo è il cambiamento che sembra coinvolgere il mondo dei giornali e in generale dell’informazione, che a fronte di un’editoria in crisi deve in qualche modo trovare la strada per riemergere.