Novità per Spotify. La società di condivisione di musica online compie un passo importante in direzione di un ampliamento della propria realtà. Un successo dopo l’altro è quanto ha caratterizzato in questi anni Spotify, che ha avviato proprio in questi giorni la procedura per la quotazione in borsa.
La società è il più grande e importante fornitore di musica in streaming in abbonamento con oltre 70 milioni di iscritti paganti e 159 milioni di iscritti alla versione gratuita, che consente di ascoltare un ampio catalogo di canzoni interrotte dalla pubblicità.
Il valore di mercato che Spotify potrebbe raggiungere è stimato intorno ai 23 miliardi di dollari. Spotify ha circa il doppio degli iscritti paganti e negli anni ha faticato a produrre utili soprattutto per via delle licenze che deve pagare alle varie case discografiche.
Per riorganizzare quindi il proprio assetto e il proprio business, Spotify ha quindi deciso per una iniziativa ad ampio raggio: una ampliamento della propria significativa presenza in un mercato, quello della musica, sempre ricco di spunti, iniziative, prodotti interessanti.
E per distribuirla effettivamente i costi non sono mancati, proprio in virtù di un tema, quello dei diritti d’autore, che riguarda non solo la distribuzione ma anche la diffusione e l’ascolto. Quello di Spotify è un successo annunciato, da quando si è diffusa sempre più capillarmente la necessità di condividere musica e di ascoltarla anche in modo nuovo.
Il segno di un mercato che cambia e si evolve di continuo, la prova concreta della necessità di evolvere e migliorare la condizione di predominio di certe case discografiche e di un mercato troppo spesso in crisi.
Vedremo se con la quotazione in borsa ci saranno ulteriori evoluzioni o questa resterà un’operazione finanziaria e legata al mercato più che ad altre condizioni. Quel che è certo è che probabilmente Spotify crescerà ancora e andrà sempre più verso il successo, verso l’affermazione di un nuovo modo di concepire la musica, la condivisione e l’ascolto.