Il 2020 oltre ad essere l’anno che ricorderemo per iol Covid e dell’impatto che questo ha avuto su tutti i settori dell’economia e anche sul mercato dei domini, è anche l’anno caraterizzato da una revisione dei prezzi di alcuni TLD.
Già a febbraio sono iniziate a circolare le prime news relative alla rimodulazione dei prezzi del .com. L’attuale prezzo in dollari di questa estensione è dei 7,85$ e l’aumento comunicato potrebbe portare questo valore fino ad un massimo di 13,50$, incremento che sarà spalmato in 10 anni visto che gli aumenti massimi di listino attuali non possono superare il 7%.
Ovviamente dopo questo periodo legato al Covid e all’emergenza le cose potrebbero cambiare e aspettiamo ancora notizie più precise da ICANN (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers) anche se ha già fatto sapere che il controllo dei prezzi non è di sua competenza ma del Dipartimento del Commercio che prima del lockdown era già orientato ad un’applicazione dei rincari.
La motivazione principale che spinge questo aumento è la liberalizzazione del settore (con decine di nuovi suffissi per le registrazioni) e ad un panorama completamente rispetto agli anni passati.
Non è da escludere quindi che in autunno verranno applicati nuovi prezzi. Altri registry hanno già comunicato la variazione: il .me, ad esempio aumenterà il valore da 10€ a 11€ a partire dal 1° Febbario 2021; il .info da 11,92$ a 13,15$ e il .mobi da 14,25$ a 15,65$ dal 5 gennaio 2020
Durante il periodo dell’emergenza molti Registry hanno applicato delle agevolazioni per i provider annullando la redemption fee (costo per il rinnovo del dominio dopo la scadenza) o altre forme di supporto per i registrar e gli utenti finali.
Finito, però, questo periodo sono andati avanti con i loro piani inviando comunicazioni per mettere al corrente del futuro repricing.
Aspettiamo informazioni più precise da Verisign ma non escludiamo che i prossimi mesi (e anni) saranno caratterizzati da un aumento dei costi per i principali TLD del mercato.