L’organo Coalition Against Domain Name Abuse (CADNA) supporta l’iniziativa dell’ICANN di rivedere la politica di WhoIs per i gTLD, sottolineando come debba essere una priorità assoluta.
È importante che tutti i nomi a dominio abbiano i dati completi ed accurati del registrante, insieme alle informazioni di contatto che lo rendano identificabile e perseguibile nel caso di cybersquatting. Il CADNA ha fatto pressioni sull’ICANN perchè obblighi i Registrar a richiedere informazioni accurate e veritiere ai propri clienti:
Josh Bourne, Presidente del CADNA ha dichiarato che dovrebbe essere una priorità dell’ICANN rendere reperibili quegli utenti che fanno un cattivo uso dei domain name. Lo scorso 23 Ottobre l’ICANN ha richiesto a ricercatori indipendenti di verificare la correttezza e l’accuratezza di alcune informazioni WhoIs.
Da quanto risulta, attualmente i possessori di domain name con cattive intenzioni sono liberi di operare anonimamente. Il Congresso degli Stati Uniti e la Casa Bianca hanno recentemente discusso di questioni legate alla cybersicurezza, convincendo l’ICANN a rivedere la policy di WhoIs al più presto possibile.