Il mese scorso sono stati finalmente approvati i domini in caratteri cinesi; passati i primi entusiasmi degli organismi ufficiali come l’ICANN, le compagnie native cinesi non mostrano l’interesse sperato.
Alcuni esperti del settore come Sam Flemming, fondatore e presidente del gruppo di ricerca CIC, ritengono che l’impiego dei caratteri cinesi limiteranno il pubblico delle compagnie ai residenti in Cina; gli utenti di internet, abituati ad utilizzare i caratteri latini per navigare, continueranno ad utilizzarli secondo le vecchie abitudini.
Il problema reale è che potranno accedere ai domain name con caratteri cinesi solo i computer che impiegano server DNS cinesi. Ad esempio la pagina Tencent potrà essere visitata scrivendo in caratteri cinesi “Tencent.china”, però il dominio rimane molto più accessibile tramite il solito dominio qq.com che evita errori di scrittura all’utente.
Sembra proprio che sempre un maggior numero di imprese si stiano convincendo che il passaggio al registro multilingue non apporterà alcun beneficio.
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