Olof Nordling ICANN Live @ OBP Day 2009

Olof Nordling @ OBP Day 2009

Olof Nordling (Director, Services Relations – ICANN) introduce il proprio discorso all’Online Brand Protection Day partendo subito dalle reazioni alle proposte dei nuovi domini di primo livello. Da una parte chi teme di dover spendere risorse per proteggere i marchi, dall’altra gli esperti di marketing che vogliono prendere al volo l’occasione di nuovi metodi di comunicazione. Come viene gestito il tutto?

Partiamo allora dall’inizio. L’Icann è la fonte degli indirizzi IP, ovvero di come devono essere allocati e distribuiti. Icann non è a fine di lucro e come struttura può essere accostata ad il modello europeo delle fondazioni; ha 120 dipendenti distribuiti in tutto il mondo che collaborano con la comunità internet.

Olof Nordling illustra allora il funzionamento generale dei domini di primo livello. La maggior parte sono quelli di primo livello nazionale, una piccola ma importante parte è costituita da domini di primo livello generico come .com oppure anche i meno famosi come .aero. I nuovi domini di primo livello a caratteri non latini sono in questo momento 13.

Come funziona la richiesta di un nuovo TLD? L’approccio per ogni richiedente è aperto, non esistendo all’inizio modalità rigide sia per le proposte sia per le controdeduzioni. Dal punto di vista dell’Icann processo deve solo coprire i costi, nessuno deve fare profitti su questo. L’Applican Guidebook, arrivato alla terza versione, è il risultato del lavoro di Icann per stabilire le procedure per le richieste, ma anche dei commenti fatti dalla comunità internet all’Applicant Guidebook stesso.

Il processo è di richiesta è aperto: la richiesta può essere avanzata da un’entità privata o pubblica di qualsiasi Paese. Ci sono alcune regole da seguire. Ci vuole una prova di competenza dal punto di vista organizzativo e tecnico ma anche finanziario. C’è una commissione da pagare: 185.000 dollari, più 100 dollari per potersi connettersi al sistema. Per ogni obiezione il richiedente deve rispondere, e questo può portare a costi aggiuntivi.

Si possono chiedere due tipi di TLD. Il primo può essere basato su una comunità di persone esistente, organizzata e prestabilita. Deve essere avvallata dalla comunità e ci deve essere coerenza tra la stringa e la comunità stessa. Il secondo tipo è di tipo “standard”, disponibile per qualsiasi tipo di richiedente.

Esiste un periodo di richiesta di almeno 45 giorni di calendario, anche se c’è da tenere presente che ci deve essere periodo precedente di 4 mesi riservato alla comunicazione della richiesta. Viene fatto un primo controllo sulla stringa proposta. Questa non deve creare problemi dal punto di vista tecnico (stringhe già utilizzate in contesti tecnici), non deve essere tra quelle riservate e non deve generare confusione con TLD esistenti (no a c0m ad esempio). I nomi geografici possono richiedere un supporto da parte del governo specifico. Se il periodo di richiesta non fosse sufficiente, c’è la possibilità da parte dei richiedenti di avere più tempo per fornire ulteriori dettagli. Icann si affida a consulenti esterni per questa fase.

Esistono quattro motivi per fare obiezioni; il processo che porta avanti le obiezioni non è gestito da Icann ma dagli ISP. I motivi sono: confusioni di stringa che possono aggiungersi ad altre già rilevate, infrazioni di diritti di marchi, moralità ed ordine pubblico, obiezioni di comunità. Sono stati introdotti anche anche gli “obiettori” indipendenti su moralità ed ordine pubblico. In caso di richiesta da parte da più di un richiedente, si cerca di lasciare che le parti trovino un accordo, in modo che alla fine ci sia una sola richiesta. In caso contrario viene privilegiata la richiesta di comunità in buona fede, e come ultima risorsa si ricorre ad asta.

Nordling conclude il proprio intervento rispondendo ad alcune domande. In particolare si sofferma su una precisazione. Nnon ci sono traduzioni a priori delle stringhe: può capitare che vengano richieste stesse parole in caratteri diversi. L’Icann non interviene su questioni legali ma opera solo a livello tecnico. Come dicevamo prima, viene effettuato un controllo iniziale in modo che il nome non sia simile ad altri TLD registrati per evitare di creare confusione ad arte. Icann non interviene sui diritti a parole o marchi.