Leena Ballard Wipo Arbitration and Mediation Center Live @ OBP Day 2009

Leena Ballard OBP Day 2009

Leena Ballard, Legal Officer di WIPO spiega all’Online Brand Protection day la mission di Wipo: promuovere i diritti della proprietà intellettuale, organizzazione governativa con 184 Stati Membri. Wipo ha 1200 dipendenti, e nella sede del centro di Arbitrato sono impiegati circa 20 dipendenti.

Il centro di arbitrato lavora con i nuovi ccTLD e le questioni legate ai nomi di domino, oltre a servizi non legati ai domini, come l’ADR Resource Institution e L’Administering Authority che lavora su software e copyright. Il centro si sta occupando dei nuovi ccTLD, occupandosi di tutte le vertenze legali legate. Un servizio completo degli UDRP: chiarire e risolvere le vertenze sui nomi a dominio e dei marchi registrati abusivamente. Vengono gestiti più di 28mila nomi di dominio con politiche di registrazione per alcune importanti estensioni come .mobi.

ccTLD: domini di primo livello nazionali. Si assistono legalmente i paesi che non hanno assistenza in questo campo. Dal 1998 WIPO si occupa dei ccTLD, dal lancio del primo dominio di primo livello generico. Wipo controlla le registrazioni abusive, può raccomandare l’introduzione dei nuovi ccTLD in modo lento e controllato. Al momento i nuovi gTLD stanno entrano entrare nel sistema con i diversi approcci per la protezione dei detentori dei marchi.

E’ partito un nuovo programma per i domini di primo livello generico: è stato adottato l’UDRP per risolvere i problemi tra i diritti WIPO e i processi dei domini di primo livello generico. Wipo ha valutato l’introduzione dei nuovi domini, arrivando a proporre una procedura di risoluzione delle vertenze predelega, ovvero in fase di richiesta per discutere le obiezioni. A questo si aggiunge la procedura post-delega: risolvere le problematiche una volta che il nuovo gTLD esiste ed è disponibile online..

Per registrazioni abusive di secondo livello, Wipo crede che sia necessario un meccanismo più facile per cancellarle. E’ stato quindi proposto un nuovo meccanismo che porti alla cancellazione delle registrazioni abusive abbassandole ad un livello inferiore o sospendendo il nome del dominio senza trasferirlo al detentore dei diritti intellettuali.

Wipo è un sistema in cui tutti i possessori dei domini possono esprimere il proprio parere, salvaguardando i propri diritti intellettuali, utilizzando il buon senso e soluzioni pratiche. L’obiettivo è quello di salvaguardare i detentori dei marchi con un equilibrio tra le diverse parti.

Il processo di risoluzione delle vertenze predelega riguarda la parte delle obiezioni, in fase di richiesta. Wipo gestisce le vertenze secondo la procedura dell’obiezioni dei diritti legali secondo alcune regole stabilite insieme all’ICANN. Esiste una pagina web dedicata alla regole, insieme al programma di commissioni e costi.

Per quanto riguarda la risoluzione delle vertenze postdelega la WIPO chiede un’opzione amministrativa senza rivolgersi al tribunale, procedura diversa da quella dell’ICANN. Viene incoraggiata perchè stimola una condotta responsabile tra gli attori coinvolti nella disputa. Esiste una tariffa di 185mila dollari che diventano quindi un elemento dissuasore.

Wipo è stata appoggiata dalla bozza ICANN DAG III che include una proposta procedurale di risoluzione delle vertenze postdelega per i marchi: durante la fase di discussione non erano certi della sufficienza di un metodo di risoluzione simile. Si teme che il cambiamento della terminologia utilizzata possa minare le proposte in corso.

Ad un secondo livello, la procedura post delega vuole che la condotta del register che permette l’abuso del registry venga presa in considerazione, ma ci sono aspetti legali poco chiari da risolvere.

Il meccanismo di sospensione del nome a dominio riguarda il secondo e terzo livello. Dovrebbe essere comparabile all’UDRP, ma ad un costo più basso per i detentori di diritti intellettuali. Attualmente ci vuole una spesa di 1500 dollari. Il detentore del marchio deve dimostrare che ha ragione per sospendere il dominio. La WIPO vorrebbe un sistema più automatico ed immediato. ICANN IRT ha suggerito un URS, un sistema di sospensione rapido. I cambiamenti alla bozza della WIPO comporta la richiesta di panelist nel processo di sospensione, con un aumento dei costi e della durata dei rimedi proposti.

I rapporti dell’IRT rappresentano un progresso nella protezione del marchio, nonostante le procedure siano ancora in fase di modificazione. Le procedure proposte attualmente sono ancora da perfezionare, il sistema è piuttosto complesso, è importante costruire i sistemi rispettando le norme IP senza sostenere interessi speciale.

Se tutti i registry avranno sempre procedure diverse di registrazione, sarà difficile in termini di sforzi, tempo e denaro, proteggere il proprio marchio. È importante approntare soluzioni facili ed accessibili.

eUDRP: è un processo lanciato da WIPO lo scorso anno. Quando si vuole dimostrare l’uso abusivo di un dominio, grazie all’eUDRP non c’è più bisogno di utilizzare documenti cartacei. Si confida che venga implementato all’inizio del nuovo anno, permettendo una richiesta di intervento in PDF o posta elettronica.

Per UDRP fast-track si intende invece lo studio di metodologie per snellire le procedure e rendere tutto rapido, senza cambiamenti di regole e politiche della WIPO. L’obiettivo finale è quello di essere efficaci in minor tempo possibile.