L’introduzione degli IDN in cirillico in Russia è stata accolta con entusiasmo dal Governo, ma molti cittadini risultano essere invece preoccupati dalle possibili implicazioni che i domini avrebbero sulla loro libertà.
Anche il New York Times si è occupato della questione, sottolineando come i russi siano spaventati dalla possibilità che i nuovi nomi a dominio taglieranno la superpotenza fuori dal resto di Internet, rendendola ancora più vulnerabile al controllo del Governo.
Aleksei Larin, un ingegnere delle costruzioni nella città industriale di Tula, ha dichiarato:
Questo è un ulteriore passo verso l’isolamento. Dato che si tratta di un progetto del Kremlino stesso, ci sono molte possibilità che venga introdotta la censura, ottenendo ciò che i funzionari del governo desiderano da tempo.
I domini in cirillico utilizzeranno il suffisso .рф. Probabilmente è troppo presto per urlare alla censura, ma la Cina è un esempio vivente di come il Governo possa stringere le maglie di Internet intervenendo anche sui domain name.
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