Nel video messaggio settimanale Viviane Reding, della commissione europea Information Society and Media, parla del futuro di Internet e dell’ICANN.
Attualmente l’Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, ICANN, è una società privata senza fine di lucro creata per gestire le controversie sui nomi ed è la sola responsabile per l’introduzione di nuovi domini di primo livello.
La società ha un contratto in esclusiva con il governo statunitense che la pone sotto la giurisdizione del ministero del commercio e che scadrà il 30 settembre. La Reding vorrebbe una privatizzazione completa della società per consentire un maggior coinvolgimento internazionale nelle decisioni dell’ICANN.
Nonostante gli Stati Uniti siano stati gli ideatori ed i fondatori di tutti i progetti che hanno portato alla rete com’è attualmente ogni giorno che passa molte altre nazioni fanno passi avanti nella propria connettività e la percentuale di webcitizen statunitensi diventa sempre più piccola.
La proposta parla di un G12 per il “Governo di Internet”, ma non sarà facile trovare un sistema equo per determinare i delegati rappresentati. Se è certo che gli Stati Uniti abbiano troppo potere sulla rete è anche vero che questa proposta potrebbe far cascare facilmente il controllo di Internet in mano a politici senza alcuna conoscenza reale della rete.
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