Rallentano le registrazioni dei nomi a dominio .it, per una serie di fattori che andremo ad analizzare in questo articolo (uno in particolare). Il .it è l’estensione che caratterizza il mercato italiano e che definisce in toto l’Italia come nazione, così come tutti gli altri ccTLD definiscono il proprio territorio di appartenenza (come il .fr per la Francia, il .es per la Spagna o il .us per gli Stati Uniti). Chi crea un sito con l’intento di rivolgersi a un pubblico di lingua italiana tende a puntare, per la maggior parte dei casi, sul .it ma secondo i numeri qualcosa sta iniziando a cambiare. Continua a leggere per saperne di più sulla crescita dei domini .it in calo.
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ToggleCalano le registrazioni dei domini .it
Per verificare l’andamento del .it basta dare un’occhiata ai numeri indicati dal Nic, il Registro dell’anagrafe dell’estensione Made in Italy. Come riportato appunto dai numeri, si nota subito che nel 2022 terminato da poco c’è stato un calo significativo delle registrazioni di domini .it.
Se nel 2021 la crescita dei domini .it si attestava al 2,24%, con 75.547 domini .it registrati, nel 2022 la percentuale ha subito un ulteriore calo: si parla infatti di una crescita dello 0,50%, con 17.356 domini .it registrati in totale. Una percentuale così bassa come tasso di crescita non s’era mai registrata dal 2009 a oggi.
Il boom del 2020
Dopo il 2016, che aveva visto un tasso di crescita dei .it del 4,63%, c’è stato un periodo di “stabilità”, con numeri sostanzialmente invariati di anno in anno. L’elemento che ha definito un ritorno record dei .it lo conosciamo bene purtroppo: la pandemia di Covid-19. Nel 2020, anno contrassegnato dalle misure di contenimento per diminuire i contagi, il .it è tornato a recitare la voce grossa nel campo dei domini. Il 2020 infatti ha visto una crescita del 4,20%, con un totale di 135.906 domini .it registrati. Numeri impressionanti se rapportati a quelli attuali.
Mai come in questo caso si può dire che la situazione geopolitica mondiale. A causa dei ripetuti lockdown e delle limitazioni per gli spostamenti, moltissime persone e soprattutto aziende hanno iniziato a investire in maniera ancora più consistente nel digitale. Per questo motivo in Italia si è assistito a questo tasso di crescita importante dei domini .it, ancora oggi la prima estensione di dominio presa in considerazione da chi vuole creare un progetto web nel nostro paese.
Proiezioni future
I numeri in calo del 2022 stanno a significare che il .it è entrato in una sorte di crisi irreversibile? Sarebbe del tutto illogico ragionare in questi termini, ma di certo questa importante flessione denota un certo distacco da parte del pubblico verso l’estensione che caratterizza l’Italia. Detto che un .it è sempre una buona idea per un sito web, perché l’estensione conferisce un aspetto affidabile e professionale al nome di dominio, oltre che a dare effettivi vantaggi SEO nella versione italiana di Google, è arrivato il momento di domandarsi quale potrebbe essere il futuro dell’estensione dominio italiana.
Fermo restando che il .com mantiene ben saldo lo scettro di dominio più registrato al mondo (sono oltre i 160 milioni i domini .com registrati, come riportato dal Global Domain Report di InterNetX), il .it continua a essere un’ottima soluzione per un sito italiano, ma di certo non l’unica. Oltre al .com, bisogna infatti fare i conti con le nuove estensioni dominio che hanno dalla loro la capacità di personalizzare un dominio a seconda del tipo di attività svolta. Un vantaggio di non poco conto, che gli utenti colgono al volo per creare una presenza online forte e unica.
Lettura consigliata: scopri quali sono le 10 nuove estensioni dominio più registrate al mondo.
Crea il tuo sito italiano: come registrare un .it
Se nonostante il ruolo di leader recitato dal .com e la crescita dei nuovi gTLD vuoi comunque puntare sul .it per il tuo dominio, allora puoi passare direttamente alla procedura di registrazione.
Registrare un .it è molto semplice, come per altro avviene con tutte le altre estensioni di dominio. Tutto quello che devi fare è verificare la disponibilità del dominio che hai scelto, scrivendo il nome nella barra di ricerca che trovi nella nostra pagina registrazione dominio. Se il nome che hai scelto è disponibile, puoi procedere con la registrazione. Se invece risulta occupato, puoi modificare il nome o provare con un’altra estensione.
Dopo il dominio, devi scegliere il servizio hosting (lo spazio web che ospita il tuo sito online). Puoi visitare la nostra pagina dedicata appunto alle soluzioni di hosting condiviso, o valutare soluzioni più avanzate sui siti di provider come Keliweb e Register.