L’analisi è curata direttamente dall’Università di Bristol, con il contributo del sito “Mood of the Nation”, che raccoglie le reazioni della gente tra il 2009 ed il 2012 e dimostra come si possano raccogliere commenti, riflessioni, sensazioni su quanto sta accadendo in un paese, a seguito di grandi eventi o per periodi determinati di tempo.
Si scopre così lo stato d’animo della Gran Bretagna prima delle rivolte di agosto 2011, palese tanto da poter anticipare secondo quanto dichiarato da alcuni, le rivolte ed i saccheggi avvenuti.
E ancora l’euforia quasi sempre collegata alle festività, la curiosità rispetto ai gossip internazionali, la delusione per i provvedimenti del Governo sono solo alcuni degli esempi collegati a questa nuova analisi, che dimostra come in realtà in barba a tutti i sondaggi di prestigiosi Istituti di statistica, si possa già cogliere l’umore di un’ intera collettività. Vagelis Hristidis, professore ingegneria che ha contribuito all’analisi, sostiene che attraverso l’analisi dei cinguettii si possa davvero cogliere alcuni aspetti fondamentali in modo più attendibile dell’indice Dow Jones. A questa ricerca si aggiunge quella dell’Università del Vermont i cui ricercatori hanno misurato il “prodotto interno lordo della felicità”, constatando come da gennaio ad aprile del 2009, la felicità media collettiva è salita in modo costante, per poi crollare nei primi mesi del 2011.
Non più sondaggi, nè ricerche sulla base di interviste o questionari a campione, ma per il momento ci si affiderebbe più volentieri a Twitter ed a nient’altro. Potrebbe essere interessante cogliere gli umori del nostro paese, probabilmente in questo momento non proprio euforici, ma al di là di ogni sondaggio Twitter come cartina di tornasole per l’umore è l’ennesimo segnale dei tempi che cambiano in virtù di una comunicazione sempre più immediata e dunque umorale.