Il Decreto Sviluppo è stato approvato: L’Agenda Digitale è legge anche in Italia

Negli ultimi giorni, con le dimissioni di Monti, si era temuto che andasse tutto a rotoli e che la tanto attesa Agenda Digitale non venisse approvata.

Soprattutto  la Commissione Europea, dalla quale era partita due anni fa l’iniziativa che vuole incentivare l’innovazione tecnologica come strumento per rilanciare la crescita e lo sviluppo dei paesi europei, aveva esortato l’Italia a colmare il suo ritardo negli investimenti e nell’adozione delle nuove tecnologie.

E invece, nella giornata di ieri, il Decreto Crescita 2.0, che  introduce nel nostro ordinamento i principi dell’Agenda digitale europea, è diventato legge a tutti gli effetti. Con 261 voti favorevoli, 55 contrari e 131 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il disegno di legge sullo sviluppo.

L’Agenda Digitale è un testo complesso che tratta ambiti anche molto diversi tra di loro. In alcuni casi vengono tracciate delle linee generali che saranno di non facile applicazione, in alti casi invece sono presenti proposte più concrete. In linea di massima comunque l’Agenda Digitale segue quelle che sono le indicazioni di base indicate dalla Commissione Europea che Il Post riassume bene in 7 punti:

1. Identità digitale e servizi innovativi per i cittadini: carta di identità e tessera sanitaria elettronica; anagrafe unificata, archivio delle strade, domicilio digitale e posta elettronica certificata obbligatoria per le imprese.

2. Amministrazione digitale: dati e informazioni in formato aperto e accessibile compresi quelli della pubblica amministrazione, biglietti di viaggio elettronici, sistemi digitali per l’acquisto di beni e servizi, trasmissione obbligatoria dei documenti via Internet.

3. Servizi e innovazioni per favorire l’istruzione digitale: certificati e fascicoli elettronici nelle università, testi scolastici digitali.

4. Misure per la sanità digitale: fascicoli sanitari elettronici, prescrizioni mediche digitali.

5. Forte impulso per la banda larga e ultralarga.

6. Moneta e fatturazione elettronica: pagamenti elettronici anche per le pubbliche amministrazioni, utilizzo della moneta elettronica.

7. Giustizia digitale: notifiche e biglietti di cancelleria dei tribunali per via elettronica, modifiche alla legge fallimentare per procedere in via telematica, ricerca e incentivi per società attive nelle nuove tecnologie.

Ora che il testo è legge possiamo solo sperare che si trovi il modo di attuarlo in concreto. Certo  non è il periodo per trovare investimenti e risorse, ma almeno si è in qualche modo aperta la strada di un settore in Italia troppo trascurato.