Burberry e Lufthansa vincono le dispute per i domain name

Lufthansa

Deutsche Lufthansa AG e Burberry Limited sono al centro delle cronache sulle vicissitudini in ambito di domain name per aver vinto l’ennesima disputa. In questo caso, Lufthansa ha ottenuto il dominio Lufthansa.com.au e Burberry ha ottenuto BurberryGroup.com.

Nel caso di Lufthansa.com.au, il tutto è iniziato quando l’ex proprietario ha deciso (con molta audacia) di affrontare la Deutsche Lufthansa AG per offrirle il dominio in questione al prezzo di 10,000 Euro. A seguito di ciò, la Lufthansa ha deciso di contattare il proprietario, utilizzando le informazioni di contatto ottenute effettuando il whois, e di chiedere il trasferimento del dominio senza richieste economiche.

Il proprietario, però, ha deciso di rilanciare chiedendo 3,000 euro. Dopo alcuni tira e molla tra le due parti, Deutsche Lufthansa AG ha deciso di agire e sporgere denuncia presso la WIPO. A questo punto, l’ex proprietario del dominio ha smesso di rispondere alle richieste di Lufthansa, perdendo così Lufthansa.com.au, ora nelle mani della compagnia.

Chiaramente non poteva finire in altro modo, visto che questo tipo di appropriazione dei domini con infrangimento del copyright a fini di lucro è palesemente illegale: Deutsche Lufthansa AG ha vinto senza alcun tipo di problema la disputa, dato che il dominio in questione le spettava di diritto e l’ex proprietario del dominio si è macchiato di cybersquatting in modo poco furbo.

Le cose per Burberry sono andate nello stesso identico modo: le grosse industrie stanno reagendo per combattere insieme il fenomeno illegale dello cybersquatting, fenomeno tutt’altro che arginato.

Via | DMueller
Foto | Flickr