Facebook, un altro problema di ‘privacy’

immagine privacy 2Da quando Facebook ha visto aumentare il numero di iscritti ci si è posti sempre di più il problema della privacy e del trattamento dei dati personali.

Ormai è abitudine postare una foto e condividerla, ma chi davvero conosce le regole del trattamento dei dati personali pubblicati sul web?

Un caso controverso relativo alla privacy e alla sicurezza si è verificato recentemente con l’arresto del presidente di Facebook del Brasile e dell’America Latina.

E’ accaduto perché si è scoperta l’esistenza di diverse conversazioni di gruppo su Whatsapp dove sarebbe stato possibile individuare indizi per intercettare un carico di droga a Lagarto.

Il giudice che ha seguito l’indagine ha chiesto a Facebook il nome degli utenti della chat, ma la risposta è stata negativa. La giustizia brasiliana ha applicato una multa di un milione di reales (circa 250 mila dollari), che, un mese fa, è stata saldata da Facebook.

Un portavoce del noto social network ha dichiarato: «Siamo molto dispiaciuti per questa misura sproporzionata. Il caso riguarda Whatsapp che agisce separatamente da Facebook. Abbiamo sempre collaborato con le autorità brasiliane». Successivamente è stato scarcerato il presidente con la motivazione di detenzione “illegale” perché al momento dell’arresto non esisteva alcun processo o inchiesta a carico del dirigente, né esistono prove in grado di accusarlo per aver agito in modo da ostacolare gli inquirenti.

Alla luce di questa vicenda, si è pronunciato anche l’Antitrust tedesco secondo il quale Facebook abusa della sua posizione dominante sul mercato per imporre agli utenti registrati delle condizioni di utilizzo dei dati personali in contrasto con le leggi a tutela della privacy. Il social network infatti contiene milioni di dati di iscritti di cui sarebbe possibile l’accesso e l’uso da parte dei partner commerciali di Facebook.

La risposta di un portavoce del social network è stata: ‘’Siamo convinti di aver seguito le leggi, ma collaboreremo con l’Antitrust tedesco per rispondere ai dubbi’’.

Vedremo come proseguirà quest’ultima vicenda incentrata su un tema, la privacy, sempre più a rischio e che non dà pace al noto colosso tecnologico di Mark Zuckeberg.