Il mercato dei domini continua la sua inesorabile crescita, con risultati costanti che rimarcano l’importanza chiave di questo settore in un mondo ormai sempre più interconnesso. Secondo VeriSign, nel secondo trimestre del 2017, il numero di registrazioni totali è salito a 331.9 milioni, con un incremento dello 0,4% rispetto al precedente trimestre (+1.3 milioni di domini), mentre su base annuale la crescita è pari al 6,2% (+6.4 milioni di domini). I ccTLD sono ora a quota 144.2 milioni, con un incremento dello 0.8% rispetto al Q1 2017. Su base annua il valore di crescita si attesta invece sul 2.6%. Le estensioni .com e .net sono ora 144.3 milioni, con un aumento dello 0.8% rispetto allo scorso anno.
La scelta del nome del sito e del relativo dominio di secondo livello si rivela dunque un compito tutt’altro che semplice: esso caratterizzerà infatti la presenza online del proprio brand, fornendo una visione d’insieme riguardante i prodotti e i servizi offerti dal sito, identificando inoltre i valori e lo spirito dell’azienda. È dunque importante scegliere un nome unico e distintivo, breve, intuitivo, facile da ricordare e soprattutto adatto al proprio target. Da non sottovalutare il posizionamento sui motori di ricerca, che potrà essere incentivato utilizzando delle keyword piuttosto popolari all’interno dell’ambito nel quale ci si vuole affermare. Anche il dominio di primo livello giocherà un ruolo importante nel processo di crescita del brand, indicando l’area di riferimento. Il dominio .com è ad oggi utilizzato a livello globale per identificare qualunque tipologia di sito web, mentre il dominio .it è spesso utilizzato dalle aziende operanti in ambito prettamente nazionale. Il dominio .eu è impiegato dalle aziende attive in tutta la Comunità Europea, mentre il dominio .org si riferisce generalmente a organizzazioni no profit.
Il mercato pullula di sconti interessanti sulla registrazione di un nuovo dominio, che variano di settimana in settimana e che sono rigorosamente da tenere d’occhio. I prezzi dei maggiori operatori, Register.it, Aruba, GoDaddy oscillano fra 0,99 e 1,21 Euro. Quindi senza una variazione così sostanziale, ma la vera differenza si vede nei trasferimenti.
Oggi quasi tutti possiedono un sito web, quindi un dominio, e se si desidera trasferirlo presso un altro provider, che ad esempio offra un servizi o di assistenza più puntuale e attento, il prezzo varia molto da operatore a operatore. In questo caso Register.it è il più conveniente comprendendo in soli 0,45 Euro, oltre al trasferimento, 3 caselle email, home page del sito e spazio disco illimitato per un anno. Mentre il prezzo di Aruba è quasi dieci volte superiore con 3,99 Euro e quello di GoDaddy sfiora i 10 Euro. Il trasferimento è un’operazione da valutare seriamente perché a un prezzo irrisorio si può passare ad un provider che garantisca un supporto qualificato e competente che davvero fa la differenza.